Come una ditta pronto intervento fabbro Roma lavora. Vuoi scoprirlo? Prima impariamo qualcosa sulla fucina di un fabbro. Una fucina è un edificio in cui il metallo viene riscaldato e modellato. Questo edificio fu costruito per la prima volta nel 1790/1 seguendo i piani di John Rennie che all’epoca lavorava come ingegnere per Boulton e Watt. Si trovava di fronte al canale sotterraneo degli altiforni. Al centro c’era una sala macchine con 2 motori a vapore nel 1810, una a potenza singola e una a doppia potenza. Uno di questi motori era di seconda mano, era stato acquistato dalla King and Queen Foundry a Rotherhithe di proprietà di Gardner, Manser & Co. Probabilmente iniziò a lavorare nella fucina di Wilsontown nell’agosto 1791. La fucina originariamente conteneva martelli elicoidali, chaferies e finiture per la raffinazione del ferro, ma questo metodo divenne non redditizio. Quindi, dopo che John Wilson Snr & Sons ha rilevato, hanno installato nuove apparecchiature che includevano un motore a vapore, forni per pozzanghere e 2 nuovi martelli, e forse hanno anche modificato l’edificio. Nel 1810 i motori fornivano ora la potenza per lavorare 3 martelli a scandole e un martello da traino. Anche nella fucina in questo momento c’erano 10 forni a pozzanghere, 2 forni a sfere e una chafery. Il ferro sarebbe stato portato alla fucina dalle raffinerie e rielaborato nelle fornaci delle pozzanghere per bruciare (principalmente) il carbonio.
Altre informazioni sulla fucina: ditta pronto intervento fabbro Roma
Successivamente la ghisa malleabile ora grezza è stata riscaldata in un forno a sfere o chafery prima di essere martellata (rivestita di scandole) per espellere le incrostazioni e infine estratta in fiori per essere portata ai laminatoi. Ciò potrebbe richiedere una serie di “manche”. Per questo motivo la raffinazione, la pudding, la martellatura e infine la laminazione dovevano essere ravvicinate. I martelli erano di due tipi: elicoidale e inclinabile. Per lo shingling questi erano del tipo a elica e lavorati da camme fuori asse che sollevavano il naso (estremità del martello) direttamente con il fulcro fissato all’altra estremità. Questo ha funzionato più lentamente rispetto al martello tilt, ma ha dato un colpo più pesante. Il martello tilt è stato utilizzato per disegnare e ha dato un colpo più rapido ma più delicato. In questo tipo il fulcro era al centro; premendo la coda, l’estremità del martello all’estremità opposta veniva sollevata dalla leva esercitata attraverso il fulcro. Il movimento del ferro all’interno della fucina avveniva tramite carriole, un carro a quattro ruote e tre a due ruote lungo “piste” in ghisa. C’erano 14 casse d’acqua (boshes) intorno alla fucina per il raffreddamento degli strumenti di lavoro.
Adesso la fucina di un fabbro è leggermente diversa, poiché la nostra tecnologia ha fatto enormi passi da gigante, eppure per certi versi è ancora oggi come allora. E il lavoro è comunque lo stesso: il fabbro è colui che può aggiustare quasi ogni cosa e realizza opere incredibili, funzionali ma anche bellissime con il ferro.
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